In questa guida mettiamo a disposizione consigli su canna, esca e mulinello per spinning leggero.
Lo spinning leggero/ultraleggero (considerato come unico metodo) comprende canne di potenza fino a 10 g ed esche artificiali che non pesino più di 5-6 g, con mulinelli e fili adeguati. Quest’attrezzatura di poco ingombro consente di pescare al meglio nei torrenti di montagna, nelle rogge e nei corsi d’acqua di piccola portata, che costituiscono gli ambienti tipici dello spinning leggero.
Canne
Una buona canna da spinning leggero dovrebbe avere una lunghezza di circa 1.80m (un attrezzo più corto serve soltanto per situazioni molto particolari, che non riguardano la pesca vera e propria, ma le esigenze di trasporto), con potenza massima di 10 g (non sarà mai necessario lanciare artificiali di peso maggiore) e l’impugnatura di sughero di prima qualità. gli anelli devono resistere alle abrasioni e alle alte temperature provocate dallo scorrimento del filo. L’azione ottimale è quella parabolica di punta, che consente di lanciare in ogni situazione e offre grande sensibilità nel recupero.
Ultimo aggiornamento 2024-11-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Mulinello
Nello spinning leggero il mulinello, a differenza delle altre specialità, riveste un ruolo fondamentale. Il suo peso non è del tutto ininfluente; è preferibile adottare quelli leggeri (meno di 300g) e privilegiare il bilanciamento in rapporto alla canna. Essenziale è, invece, la fluidità. in pratica, girando la manovella con forza e rilasciandola, il mulinello dovrebbe continuare la sua rotazione per 3-4 giri, per inerzia. Fluidità significa anche sgancio (automatico) dell’archetto. Quanto alle bobine, occorre privilegiare quelle coniche, ovvero quelle che hanno la base leggermente più larga rispetto alla parte superiore, in modo da facilitare la fuoriuscita del filo durante il lancio. Un buon mulinello deve, inoltre, essere il più veloce possibile e avere un rapporto di recupero di almeno 6:1 (meglio se ancora superiore, tipo 6.3:1 o 6.5:1). Un modello con tali caratteristiche, spesso con un alto numero di cuscinetti e con doppia molla all’archetto, ha un prezzo leggermente superiore agli altri, ma nello spinning leggero diventa un prezioso alleato.
Ultimo aggiornamento 2024-11-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Esche Artificiali
La semplicità dello spinning leggero si riflette anche nelle esche artificiali, limitate soltanto a rotanti (esche che ruotano sul proprio asse sotto l’effetto della corrente e dei movimenti necessari al recupero) e mirrow, e nelle grammature minime, entro i 5-6 g di peso. Dovendo tracciare una linea di confine tra i due tipi di artificiale, si può dire che i rotanti rendono al meglio quando si pesca a risalire e in presenza di correnti piuttosto sostenute, mentre i mirrow sono micidiali pescando a scendere e quando occorre sfiorare in modo invitante le grandi pietre sommerse. Per quanto riguarda forme e colori, vale la regola generale di utilizzare palette argentate in acque velate e giornate poco luminose, e palette dorate in acque chiare e con il sole alto. Così, le colorazioni brillanti e/o fluorescenti dei mirrow sono più indicate con poca luce, dentro e fuori dell’acqua. Il mirrow con paletta rotante, un ibrido ottimo nello spinning medio, non sembra fornire gli stessi risultati nello spinning leggero, data la diversità degli ambienti e delle dimensioni dei corsi d’acqua. Lanci e Recuperi. In una tecnica che riduce l’attrezzatura al minimo, tutto si gioca sull’azione di pesca. Anche quest’ultima è apparentemente semplice, poiché si basa sul principio di lanciare in acqua un’esca artificiale e recuperarla in modo invitante, cercando di indurre i pesci ad aggredirla. Esaminiamo separatamente i due momenti dell’azione di pesca. Il lancio: non è tanto importante la sue esecuzione quanto la sua precisione. Può sembrare eccessivo, ma in questa tecnica una variazione di pochi centimetri può fare la differenza tra una cattura e un lancio a vuoto. Salvo rare eccezioni, riguardanti punti infrascati del corso d’acqua, ogni tipo di lancio va a effetto, e ciò permette di concentrarsi al meglio sulla precisione. Il recupero: questa fase gioca un ruolo primario. Raggiunto il punto voluto, l’artificiale deve ritornare alla canna compiendo un tragitto ideale, che tocchi tutti i punti giusti e faccia scambiare l’esca per una preda in difficoltà. Direzione, velocità, irregolarità e movimento (specialmente con i mirrow, da manovrare con canna alta) sono in funzione dello scopo. Comunque, uno dei segreti dello spinning leggero consiste nel saper seguire, rigorosamente a vista, l’intero percorso dell’artificiale in ogni centimetro del torrente. Anche negli altri tipi di spinning questo controllo visivo è importante, ma spesso l’ampiezza del fiume e il colore dell’acqua lo rende impossibile. Ciò non accade nello spinning leggero, proprio per le caratteristiche degli ambienti esplorati e questo è un grandissimo vantaggio per il pescatore che lo sa sfruttare.
Ultimo aggiornamento 2024-11-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API