Un’altra preda che esalta il surfcasting alle massime espressioni e il palombo, nelle due varietà: Mustelus asterias e Mustelus mustelus. Risulta essere uno squaloideo innocuo che non attacca l’uomo ma lo fa soffrire se ingaggia un combattimento sul filo di nylon.
Risulta essere un predatore notturno che predilige i fondali sabbiosi o fangosi. Ottimo combattente, grande fino a m 1,5, non viene però insidiato specificatamente.
Anzi, normalmente non si è preparati perché le esche di cui è ghiotto sono solitamente indirizzate a piccole specie che non necessitano di accorgimenti particolari come invece sarebbe opportuno per il palombo.
Diverse catture anche di buone dimensioni (8 chili) sono state segnalate in Sardegna su spiagge a ripido degrado, ma sempre casualmente.
Il palombo si nutre di crostacei, molluschi e piccoli pesci che caccia in prossimità del fondo o al massimo a mezz’acqua.
Lo si cattura con esche di ogni tipo, dal calamaro agli anellidi, in condizioni di mare poco mosso, durante i mesi più caldi della stagione surfistica.
Le carni sono commestibili ma non hanno un alto valore commerciale.