Un altro grosso predatore, poco frequente sul surf ma ambitissimo per il suo alto valore economico e sportivo, è il dentice. Anche in questo caso il surfcasting non è sicuramente la tecnica di pesca più redditizia, ma certe circostanze possono indurre ad un
tentativo specifico che vede naturalmente il dentice al centro del nostro mirino.
Come testimonia la sua particolare dentizione, il Dentex dentex è uno schietto predatore che fa dei suoi otto canini un’arma micidiale capace di ferire e ammazzare con grande facilità.
Queste capacità poco rassicuranti sono accompagnate da un aspetto che tradisce l’indole di questo pesce, e non servono i riflessi multicolori dei fianchi a mascherare le sue intenzioni.
Lo si può catturare in primavera su grandi spiagge con sbocchi d’acqua dolce e formazioni rocciose quasi a tiro di canna. La scaduta della mareggiata è il momento più adatto. Le esche possono essere il mugginetto o le trance di cefalo anche di buone dimensioni montate su un amo numero 3/0.
Il momento migliore è il tramonto. Una volta sistemata la canna sul picchetto occorre allentare al massimo la frizione in modo che in caso di abboccata il dentice non avverta troppa resistenza, cosa che la maggioranza delle volte lo induce a mollare la presa.
Risulta essere una preda che può arrivare anche ai 15 chili ma gli esemplari che si catturano con più frequenza non superano i tre.