Il cavedano è il più noto dei ciprinidi che si può catturare con una mosca artificiale. Abitante del tratto medio basso dei fiumi piccoli e grandi è sicuramente uno dei pesci più diffusi anche per le sue straordinare capacità di adattarsi a varie forme di inquinamento delle acque. Il principiante della mosca avrà quindi possibilità di cominciare la sua esperienza proprio su questo pesce, dato che un corso d’acqua qualsiasi sarà sicuramente presente nel raggio di pochi chilometri dalla sua abitazione. Il cavedano pesce di scarso pregio alimentare, un po’ snobbato dai pescatori “arrivati”, è tutt’altro che banale nella cattura e costituisce sicuramente una eccellente palestra per il principiante.
Quando sarete diventati bravi nella cattura di cavedani, le trote vi sembreranno dei pesci facili e impulsivi. E’ un pesce sospettoso, attento, scrutatore, rapido sia nella presa che nel risputare l’artificiale. Occorre pescarlo con fili sottili e con una tecnica particolare di lancio. Sentite che cosa dice in proposito Roberto Pragliola in un suo vecchio e bel libro :” quando ha la possibilità di scorgere un artificiale in lontananza, di solito tende ad avvicinarlo, da ogni lato con quella sospettosità e quella cautela che lo hanno reso famosissimo. Sovente lo insegue toccandolo, ripetutamente con il muso fino a farlo affondare, mentre in altri casi conclude il suo severissimo esame con un colpo di coda che il pescatore inesperto scambia con una bollata.”
Quando si pesca
Praticamente tutto l’anno, ma se diciamo che la pesca del cavedano ha un senso se è praticata con la mosca secca, allora la stagione va da marzo-aprile fino ad ottobre.
All’inizio della primavera è forse il periodo migliore, i cavedani entrano in corrente, sono avvistabili, si cibano con continuità dato che escono da un lungo periodo di “riposo” in cui il loro metabolismo è stato al minimo, e ora si stanno preparando alla riproduzione che vuole ogni animale nel migliore delle condizioni fisiche. Nel periodo estivo, sotto riva, sotto i rami dei salici che costeggiano il fiume, costituiscono altrettanti luoghi dove si può sicuramente incontrare branchi di cavedani.
La tecnica di lancio
Sono in molti a sostenere che per questo pesce non ha molta importanza la mosca, cioè il tipo di artificiale che si sceglie, quanto il modo di presentargliela. Ecco cosa in proposito dice ancora Pragliola :” Questa volta invece di passargli la mosca in modo usuale, proviamo a “battergliela” leggermente in superficie ed allora è facile vederlo scattare impulsivamente.
Altre volte il cavedano, dopo aver scrutato la mosca a lungo, sta per abbandonarla, ma all’improvviso quest’ultima, magari per effetto di un piccolo gioco di corrente, ha uno scarto improvviso, un brillio, un piccolo movimento brusco, allora il pesce scatterà con veemenza”. Ciò significa che il pesce è sensibile alle mosche draganti di fine passata ed è in questo modo che talvolta (ma in ciò anche le trote e i temoli nonché i salmoni atlantici) è possibile catturalo.