Quando il sole dopo una intera giornata di “duro” e “caldo” lavoro decide di tornare alla sua dimora, sorge in noi pescatori un grande dilemma: conviene veramente continuare a pescare anche durante le ore notturne? Esistono delle condizioni che potrebbero compromettere la nostra battuta di pesca? E allora, per risolvere questi enigmi, non rimane altro che prendere le torce e illuminare le varie zone di pesca dove pensiamo convenga accendere la starlite.
Scogliere artificiali e naturali, porti e foci di fiumi; queste appena citate sono zone di pesca dove tutti noi, appassionati frequentatori delle rive del mare, possiamo trascorrere giornate o ancor meglio nottate (speriamo) indimenticabili.
Ma sarebbe sbagliato, pensare che ogni tratto di litorale-anche se affrontato con la medesima attenzione e pignoleria, curando ogni pur piccolo particolare quali esca, pastura, marea, corrente e altro ancora- possa offrire le stesse possibilità di cattura anche durante le ore notturne.
Tra una scogliera naturale ed artificiale, tra un porto e una foce di un fiume, molte, anzi moltissime sono le differenze morfologiche dei fondali e le condizioni di corrente che si possono trovare e di conseguenza sarebbe un grave errore credere che pescare nell’uno o nell’altro posto sia del tutto indifferente.
Quindi, in questa guida, proveremo ad evidenziare le varie zone precedentemente citate, mettendo in risalto sia le specie ittiche catturabili, sia le fasce orarie più redditizie, partendo dalla considerazione che ci avveleremo dell’aiuto di canna, mulinello e galleggiante con starlite.
Scogliere naturali
Occhiate, salpe, sugarelli ma in particolar modo i saraghi sono tutte specie ittiche che possiamo insidiare da una scogliera naturale. Proprio con l’arrivo dell’estate e quindi della bella stagione, non desideriamo altro che passare delle nottate di pesca con gli amici, seduti magari su quello scoglio che spesso guardiamo durante il giorno, cercando di individuare quel particolare che possa regalarci qualche toccata in più e, perché no, anche la preda dei nostri sogni. Secondo noi però pescare da una scogliera naturale per l’intera notte dedicandosi principalmente alla cattura dei saraghi non conviene affatto, è preferibile infatti tentare la cattura del principe degli sparidi, ottenendo dei risultati molto più redditizi in rapporto anche al tempo dedicatogli, durante il tramonto e nelle due ore successive. Escludendo quindi le ore di buio potremo ritentare la cattura dei saraghi durante l’alba e nelle due ore precedenti. Difficilmente, lo sparide, nei pressi di una scogliera, continua la sua attività in piena notte e di conseguenza saranno scarse le possibilità di cattura. I pescatori che soffrono di insonnia e non aspettano altro che vedere affondare la starlite, potranno sfogare la propria passione nella cattura di occhiate e sugarelli che durante l’intera notte garantiscono un divertimento continuo.
Scogliere artificiali e porti
Tutt’altro discorso bisogna impostare per queste due zone poiché è proprio durante la notte che possono offrire ottime possibilità di cattura. I saraghi proprio durante la bella stagione intensificano la loro attività all’interno dei porti. In particolar modo sia all’ingresso del porto sia nella scogliera frangiflutti. Anche i sugarelli di buona taglia potranno far parte del nostro carniere accompagnati magari dall’onnipresente (meno male) spigola. Quindi è preferibile rispetto ad una scogliera naturale affrontare le nostre battute di pesca al chiar di luna all’interno dei porti.
Foce dei fiumi
Ultima, ma certamente non per importanza, la foce di un fiume durante la stagione estiva offre anche in questo caso ottime possibilità di cattura. Saraghi e spigole le potremo catturare proprio in questi luoghi durante l’intera notte, escludendo parzialmente però le ore centrali dove si potrebbe avvertire una leggera flessione di movimento da parte delle specie ittiche insidiate. Molti di noi -vivendo in Toscana- battiamo, quando possibile, la foce dell’Arno e quella del fiume Cecina e difficilmente torniamo a casa a mani vuote. Se poi abbiamo a disposizione anche una piccola imbarcazione basterà raggiungere la prima scogliera che caratterizza la foce dell’Arno per vivere veramente delle eccellenti nottate di pesca.