Chi si dedica alla pesca ai giganti del Mediterraneo deve considerare che spesso le poste da raggiungere sono molto distanti dalla costa e che nel corso della giornata le condizioni meteomarine possono anche cambiare; è necessario quindi avere a disposizione una barca che ci consenta una buona navigazione anche con mare formato e un veloce rientro nel caso che la situazione meteomarina possa volgere al peggio.
Iniziamo questa guida decsrivendo le caratteristiche principali di una barca per la pesca a drifting. In linea generale, un buon mezzo, necessità di un pozzetto il più possibile ampio e soprattutto privo di ostacoli, con le murate basse in modo da consentire un comodo appoggio per le ginocchia durante il combattimento in stand up.
I passaggi laterali da poppa a prua devono essere comodi, spesso dovremo percorrerli con la canna in mano sottoposta alla trazione del pesce in fuga, sia per raggiungere la sedie da combattimento se installata, sia per portare nel pozzetto una canna posizionata lungo la murata.
Qualsiasi impedimento che a prima vista può sembrarci trascurabile, diventerà un ostacolo insormontabile durante le concitate fasi che precedono la cattura di un tonno.
Dobbiamo anche considerare che dovremo assecondare con piccoli e continui spostamenti l’angler impegnato in combattimento con un tonno gigante e quindi, la nostra, dovrà essere una barca facilmente manovrabile e, se possibile, con doppia motorizzazione.
OPEN – AMPI SPAZI SENZA IMPEDIMENTI
Se ben dimensionate e soprattutto pensate per la pesca, sono imbarcazioni che soddisfano gran parte delle caratteristiche necessarie per affrontare il grande gioco; hanno grandi superfici calpestabili e consentono con facilità qualsiasi spostamento a bordo.
La sedia da combattimento può trovare una facile collocazione a prua per evitare l’ingombro della motorizzazione fuoribordo che in genere questi scafi adottano.
La mancanza di un efficace riparo ne limita tuttavia il comodo utilizzo al periodo prettamente estivo.
WALKAROUND – COMODI PASSAGGI LATERALI
Sono forse le barche che meglio si adattano ad affrontare qualsiasi tipo di pesca ed in particolare il big game.
I passaggi laterali consentono di scegliere a nostro piacimento la collocazione della sedia: sia a poppa che a prua; i portacanne possono essere posizionati lungo tutte le murate, certi che saranno facilmente raggiungibili in ogni situazione. La posizione di guida protetta spesso da un hard top, ne consente l’utilizzo anche nelle stagioni più fredde; per contro, spesso, mancano dell’altezza d’uomo in cabina e delle toelette in locale separato che le rende meno adatte ad un uso anche diportistico.
CABINATI – IL SOGNO AMERICANO
I grandi cabinati di stile americano rappresentano il sogno di ogni pescatore d’altura ma non sempre sono la migliore soluzione per affrontare il big game di casa nostra.
Costruiti per affrontare un’azione di pesca che si svolge con barca in movimento ed esclusivamente nel pozzetto con le lenze orientate verso la poppa, spesso mostrano qualche limite soprattutto nella pesca in deriva offrendo all’azione del vento le notevoli superfici della loro opera morta.
I grandi volumi interni ci consentono tuttavia di programmare uscite che possono protrarsi anche per più giorni.
Qualsiasi sia la soluzione scelta, ricordiamoci sempre che le rifiniture eccessivamente delicate -anche se gradevoli esteticamente- spesso non sopportano l’uso energico e spartano a cui la barca è sottoposta; consideriamo che una imbarcazione con superfici facilmente lavabili ed asciugabili saprà farsi apprezzare soprattutto nel tempo.