Capita spesso, di non riuscire a trovare in commercio, quelle esche di silicone che secondo la nostra fantasia, logica o esperienza potrebbero essere più catturanti, nei confronti di quei pesci che, da tempo rincorriamo, sapendo dove si trovano, di cosa si nutrono nel loro habitat e quali potrebbero essere gli aggettivi perfetti (forma, colore, dimensioni e vibrazioni, di un artificiale in silicone per loro irresistibile.
Noi sappiamo dove si trovano le nostre prede, ma non abbiamo l’esca giusta pur sapendo qual è quella che ci serve.
Per poter mettere nel nostro paniere quei bei pesci, indifferenti nei confronti dei soliti siliconi, da cui vengono continuamente disturbati, o semplicemente non attratti, per la mancanza, di quelle caratteristiche che secondo noi sviluppano nel pesce, il loro istinto predatorio, come possiamo fare allora? Inizieremo ad imbatterci nella ricerca di quell’esca con ogni strumento e con ogni mezzo, disposti a spendere “ quasi ” qualsiasi cifra … ma se non li troviamo, esisterà un’altra soluzione? In realtà capita spesso, di possedere già, quegli artificiali che noi immaginiamo, e indovinate dove, si trovano il più delle volte?… In fondo alla cassetta o nel gilet di tutti gli spinningofili, ci sono quasi sempre, siliconi comperati tanti anni prima, ma rimasti li inutilizzati, spesso perché ritenuti meno catturanti di altri più nuovi, o magari solamente passati di moda, o che non ci hanno regalato mai grosse soddisfazioni, altri perché rovinati dalle troppe mangiate e quindi inutilizzabili ma difficili da buttare via, perché dopo tutte le soddisfazioni che ci hanno regalato non meritano certo questa orrenda fine, e cosa fare allora di quegli artificiali vecchi o inutilizzati?
Ultimo aggiornamento 2024-10-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Probabilmente quelli saranno i nostri tanto cercati artificiali.
Basterà modificarli per potere dare origine a quell’artificiale, che tanto abbiamo cercato e voluto, potendo crearci da soli le nostre esche. Ma di quale strano e costoso macchinario ci dovremmo fornire per creare o modificare le nostre esche di silicone? Strano ma vero, non ci servirà alcun tipo di macchinario assurdo da trovare e tantomeno costoso, ci basterà possedere un comunissimo accendino (o meglio una candela se vogliamo farne tanti), un coltello con lama liscia(perfetto un taglierino), tanta fantasia e soprattutto logica.
Siliconi da modificare
I siliconi sono composti di un impasto morbido, sensibile al calore e quindi possono essere facilmente tagliati e squagliati.
Unendo i due estremi che si vogliono unire potremmo cosi costruire la nostra esca.
Vediamo come procedere per la creazione del Nostro tanto desiderato artificiale.
Avendo già in mente, che tipo di artificiale creare, cerchiamo tra i siliconi che siamo disposti a tagliare le parti che ci interessano!
Ora con il taglierino tagliamo la parte dell’artificiale che ci serve .
Se vogliamo unire una parte già pronta è bene pulire il silicone anche con un
semplice taglietto di un millimetro nella parte da unire. Con l’accendino o con la candela scaldiamo leggermente le estremità da voler unire stando bene attenti a non annerire la gomma
E uniamo con le mani le due parti , cosi fino a formare la nostra esca desiderata.
Se vogliamo poi dargli un peso interno maggiore potremmo inserire dentro del filo di piombo, stando attenti a non alterare la morbidezza dell’esca, potremmo creargli gli occhi inserendo due perline, potremmo inserire dei rattlin che si trovano in commercio per aumentare le vibrazioni, ecc.
Già fatto, il nostro tanto cercato artificiale è stato creato. Ora basterà solamente portarlo a pesca.
E magari “vantarsi” con quegli amici che ci chiederanno: “Ma con quale artificiale, sei riuscito a catturare quei pesci cosi diffidenti?” E tu potrai rispondere … : “con un artificiale da me inventato”.
Per saperne di più
Vedremo che con i nostri siliconi, conoscendo, ogni movimento dell’acqua, profondità, colore e tipologia di fondale quando ci troveremo di fronte alla curiosità e aggressività del pesce, avendo in canna quell’artificiale che troppo bene noi conosciamo in ogni sua parte e movimento che ci offre, potremmo allora sentire il nostro artificiale come un vero e proprio killer concentrandoci non piu solo sulla correttezza dei nodi del finale del piombo ecc. ma riusciremo ad avere chiaramente in mente cosa succede al nostro artificiale quando la preda ci si trova di fronte concentreremo quindi il nostro pensiero solo nel sapere a cosa corrisponde ogni nostro minimo movimento della canna o giro di manovella.
Risulta essere di fondamentale importanza avere sempre un diretto contatto con l’esca, questo ci permetterà di sapere come si comporta il nostro artificiale e cosa pensi il pesce di fronte ad esso imparando cosi a conoscere i suoi punti deboli e tutto questo può per me essere racchiuso nella semplice frase entrare nella testa del pesce in modo da ragionare come lui e credere nel proprio artificiale.
Sembra una cosa impossibile imparare a ragionare come il pesce ma solo questo ci porterà a saper muovere ad arte i nostri artificiali. Ogni artificiale ha un suo movimento diverso, per questo consiglio ogni volta che si pesca con un nuovo artificiale di provare sempre il movimento per conoscere le reali capacità di quell’artificiale.