In questa guida spieghiamo come realizzare i diversi tipi di pastura.
Pastura di superficie
Per realizzare una pastura di superficie con tutti i connotati dovrete acquistare 1 kg di sarde fresche, privarle di testa ed interiora e tritarle con mezzo litro di latte. Successivamente dovrete aggiungervi 3 etti di biscotti precedentemente sbriciolati e infine mescolare bene il tutto unendovi anche 1etto di farina di latte in polvere. Sarà fondamentale che questo tipo di pastura appena tocca la superficie dell’acqua si disgreghi in modo da formare un alone di richiamo ideale per pesci di superficie. Quindi dovrete stare attenti che, una volta realizzato il composto, questo non s’indurisca con il passare del tempo; se avvenisse ciò dovrete aggiungere del latte in modo da mantenere la consistenza desiderata.
Pastura di mezzofondo
Anche per questo tipo di pastura la base dovrà essere formata da 1kg di sarde fresche eviscerate e private della testa; conseguentemente le triterete e aggiungerete 5 etti di farina di formaggio e 2 di pane bagnato precedentemente passato con il passatutto. Questo tipo di pastura è mirato prevalentemente alla cattura di specie ittiche come boghe, occhiate, sugarelli; pesci che vivono prevalentemente nella fascia d’acqua che va dalla superficie e metà fondo. Detto ciò dovremo far sì che la nostra pastura -una volta gettata in mare- si disgreghi in questa prima fascia d’acqua. Per ottenere questo risultato dovrete aggiungere acqua o latte fino a quando non otterrete un impasto morbido in modo che formi un consistente alone di richiamo nella zona d’acqua da desiderata.
Pastura di Fondo
A differenza degli altri due tipi di pastura dove abbiamo usato come base sarda tritata, per la pastura di fondo useremo invece della farina di pesce ( la potete acquistare ad una prezzo accessibile 2000-2500 lire al kg in qualsiasi consorzio agrario) precisamente dovrete prenderne un chilo un chilo e mezzo e aggiungervi 4 etti di farina di formaggio. Se poi avete la possibilità di inserirvi nella pastura del mangime per pesci d’allevamento come orate e spigole tanto meglio, stando però attenti a non inibire l’odore della farina di pesce. Questo tipo di pastura è indicato per specie ittiche come saraghi, orate, cefali quindi dovrà raggiungere il fondale senza che però non si disperda durante il suo “cammino” verso il fondo. Dovrete così bagnare la pastura con dell’acqua, quindi lavorare il composto fino a formare delle palle di dimensioni paragonabili ad un’arancia e gettarle in acqua sempre nella stessa zona in modo da creare il cosiddetto “fondo”. A questo punto non ci rimane altro che augurarvi in bocca alla balena, ricordandovi però che a volte la fantasia e la voglia di sperimentare sono due caratteristiche che distinguono un pescatore qualsiasi da un vero pescatore. E se un giorno sentirete affermare che ormai ogni cosa è stata scoperta e non c’è più niente da inventare nel mondo della pesca, non ascoltate tale persona (mi rifiuto di chiamarlo pescatore) poiché significa che non ha capito il vero senso di questo sport o forse ha perso dentro di sé quella voglia di ricerca che è necessaria per ottenere dei risultati sempre soddisfacenti.