In questa guida spieghiamo come scegliere l’attrezzatura da surfcasting.
Il Surfcasting è una delle discipline della pesca più praticate e diffuse, nonostante i costi per l’attrezzatura non siano per niente indifferenti, ma vogliamo parlarvi proprio di questo aspetto, tralasciando gli attrezzi del mestiere, quali canne da pesca e mulinelli, parleremo dell’occorrente per affrontare al meglio una battuta di pesca in situazioni di freddo e umidità estreme, senza spendere un patrimonio.
Infatti non si può affrontare una battuta di pesca al meglio senza la giusta attrezzatura, vediamo quindi in dettaglio cosa ci può servire, cercando di limitare al massimo i costi e acquistando comunque materiale di qualità. Ovviamente se non avete alcun tipo di problema economico, potete farvi consigliare dal vostro stesso negoziante e puntare su attrezzatura nuova e di grandi marchi, in questa maniera andrete sul sicuro.
Questa guida si rivolge a chi come me, non poteva fare man bassa dei migliori prodotti dei migliori negozi del settore, ma con qualche consiglio e con qualche test sono riuscito ad acquistare a cifre quasi ridicole tutto il necessario per affrontare delle battute di Surfcasting, anche in condizioni estreme (-2° C).
Di cosa abbiamo bisogno
-Tuta termica: non può e non deve assolutamente mancare, oltre a tenere il corpo caldo, ci evita lo stress di essere vestiti con tantissimi strati, i quali impediscono i movimenti, dunque pochi vestiti e tanto caldo!
-Scarpa da Trekking: ci serve per isolare al meglio i piedi dall’umidità e di conseguenza dal freddo ma deve anche farli respirare; un piede caldo e asciutto non ci farà sentire freddo nel resto del corpo.
-Calza termica: la sola scarpa non basta, almeno per le serate più fredde e l’ausilio di una buona calza termica sarà la ciliegina sulla torta per farci star bene durante la battuta di pesca.
-Zaino Alpino: certo, non è indispensabile per affrontare la battuta di pesca, però posso garantirvi che percorrere centinaia di metri sulla sabbio con uno zaino del genere, non vi farà faticare più di tanto, dato che è dotato di un sistema di ripartizione del peso in tutta la schiena. Veramente comodissimo e quasi indispensabile, dopo averlo provato non lo mollerete più.
A questo punto alcuni penseranno che tutto ciò potrebbe costare una bella cifra, anche oltre i 300 euro, infatti non vi sbagliate, questo è quanto potrete spendere comprando accessori di marche blasonate da un comune rivenditore. Se invece avete un po’ di spirito della ricerca, ve la potete cavare con circa 80 euro, i restanti 200 e passa euro potrete investirli in qualcosa di più importante, come una canna da pesca o un mulinello.
Vediamo un po’ che attrezzatura acquistare per risparmiare
TUTA TERMICA
Per diverso tempo, non potendomi permettere una tuta, ho passato alcune notti (di sofferenza) vestito con tantissimi strati, sentendomi ingombrato e scomodo nei movimenti, fino a che non decisi di cercare qualcosa nei mercatini dell’usato. E fu così che trovai delle tute termiche per sciare, con prezzi che andavano dai 10 ai 50 euro, la mia tuta l’ho pagata 15 euro ed oltre ad essere comodissima, fa veramente caldo.
Certo, non è sicuramente all’ultimo grido, ma per ora l’importante è avere caldo risparmiando una cifra per cose in cui non si può risparmiare. Probabilmente terrò questa fino a che non si romperà, ma spero che questo accada tra parecchio tempo.
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SCARPE DA TREKKING
Anche qui spesso si pensa che per certe cose o si spende una grossa cifra o si compra qualcosa che non serve a nulla, anche qui la verità sta nel mezzo, infatti grazie a degli amici che fecero alcuni test, riuscii a comprare delle scarpe da Trekking di buona fattura senza spendere un occhio della testa. L’unica pecca, se così si può definire, è che non permettono di entrare nell’acqua, al contrario degli stivali in gomma, ma io già non ci entravo neanche con quelli, dunque per me sono l’ideale, dato che al contrario degli stivali, consentono al piede di non sudare e di restare asciutto e caldo.
Ricordate che basta controllare se hanno una buona imbottitura e se almeno nei lati è protetta per l’acqua, dato che potrete affondare leggermente la suola nel bagnasciuga.
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CALZE TERMICHE
Di queste non so dare molti dettagli, anche perchè non avendo più la confezione, non ne ricordo il marchio, ricordo ancora invece molto bene il prezzo, circa 12 euro. A questo prezzo si possono trovare delle buonissime calze termiche, non c’è bisogno di spendere grosse cifre se le abbinate a delle scarpe da Trekking buone.
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ZAINO ALPINO
Questo, come già anticipato, non è un accessorio indispensabile, però spesso mi capita di incontrare in spiaggia pescatori con tante borse pesantissime fare delle fatiche enormi, mentre con un piccolo investimento possiamo evitarci tanto stress e mal di schiena. Nello zaino alpino ci si può mettere tanta roba (ha una capienza di oltre 80 litri), probabilmente tutta l’attrezzatura di cui c’è bisogno, comprese cassette varie, cibo, mulinelli, vestiti e altro. Da quando lo ho acquistato metto tutto li, tranne le canne da pesca ovviamente.
Uno zaino di questo tipo si può trovare a cifre modeste, circa 20/30 euro, provate nelle bancarelle, oppure su internet in siti come ebay o subito.it, dove si possono fare ottimi affari. Ricordate di controllare che abbia lo schienale per la ripartizione dei pesi.
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ACCESSORI E TERMINALI SIRFCASTING
Il surfcasting è una disciplina molto tecnica, oltre alla conoscenza del mare, della meteorologia e delle abitudini dei pesci, richiede anche una buona preparazione tecnica per la costruzione dei terminali e la conoscenza di una serie d’accessori.
Alcuni di questi come fili, ami, girelle e moschettoni, sono di provenienza industriale asiatica, mentre piombi, micro attacchi, divergenti e altro sono costruiti nel nostro paese; ad ogni modo, collaudati in pesca da diversi campioni del surfcasting e distribuiti dalle migliori ditte del settore. E’ chiaro che per ottenere dei buoni risultati bisogni avere una preparazione tecnica adeguata, non solo saper costruire dei terminali ma anche saper interpretare questa tecnica come una disciplina sportiva.
Nulla é lasciato al caso, l’insieme di ogni elemento va coordinato e studiato per sfruttare al massimo i tempi morti per trarre dal mare il massimo delle prede, specialmente se si tratta di una competizione ad alto livello.
La scelta dei monofili per il riempimento della bobina del mulinello va fatta secondo un criterio molto semplice: diametro costante e calibrato, morbidezza, leggerezza, assenza di memoria e stiramento contenuto.
Il filo da terminale dovrà mantenere le stesse caratteristiche ma anziché mormido dovrà essere rigido.
Diversi dei monofili in commercio sono maggiorati a tal punto e di conseguenza anche il carico di rottura reale sarà alterato, altri cristallizzano presto, quindi, gli elementi da tener presente con maggiore attenzione sono i seguenti:
Diametro; la dichiarazione di un filo del diametro 0,10 reale e un altro dichiarato 0,10, ma in realtà ha la sezione di 0,12, nota una differenza del carico di rottura superiore a quella reale del dichiarato.
Questo comporta una resistenza maggiore ma penalizza l’intento del pescatore, come la riempitura del mulinello, che conterrà minor filo e, in un certo qual modo, la distanza prefissata. I monofili più affidabili sono dichiarati con la dicitura (diametro reale) oppure riporteranno anche nell’etichetta il centesimo, altrimenti vanno verificati prima dell’acquisto. Con l’esempio di sviluppo della quantità di polimeri tra due monofili differenti rispettivamente dei diametri mm. 0,10 e 0,12.
Formula
Raggio per raggio per 3,14
Sviluppo 0,10 = 5x5x3,14 = 78,50
sviluppo 0,12 = 6x6x3,14 = 113,04
differenza quantitativa =34,54
differenza % polimeri in più = 44%
In questo caso il diametro 0,12 contiene il 44% di materiale in più rispetto allo 0,10.
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Anche la scelta dello Shoch Leader (parastrappi), richiede una certa attenzione, preferibilmente va utilizzato un monofilo rigido ad elasticità contenuta.
Questi elementi si possono verificare facendo l’esame con l’ accendino: l’estremità si riscalda con la fiamma di un accendino in maniera di formare una pallina; quest’ultima servirà per bloccare il nodo di giunzione con il filo di bobina. Se al momento dello stringimento del nodo, la pallina cede, sta a significare che quel filo é morbido e va sostituito. I piombi: le fogge dei piombi sono tante e ognuna deve assolvere un compito ben definito: distanza e tenuta.
In commercio ci sono piombi di tante forme e la conoscenza di queste aiuteranno a risolvere vari nella pesca.
Per ottenere la massima distanza sarà necessario utilizzare piombi filanti, mentre per la media tenuta quelli agrappanti e infine per la massima tenuta gli spike.
Altri accessori molto importanti sono quelli che useremo per la costruzione dei terminali, ovvero dei travi.
Anche in questo campo non mancherà certamente la scelta; questo genere di accessori vanta una miriade di microscopiche girelle, stopper, distanziatori, microagganci, moschettoni. Moltissimi vengono importati dall’est asiatico, altri sono personalizzati e distribuiti da ditte italiane.