Conosciuto anche con i nomi di canadese e blood worm, l’americano rappresenta una delle esche più impiegate in mare per cercare la preda importante.
Appartenente alla famiglia dei Policheti, è un anellide che può raggiungere la considerevole lunghezza di 50 cm. Di colore rosa acceso è molto ricco di sangue, tanto che gli anglosassoni lo chiamano “Blood Worm”. In commercio è possibile reperirlo presso i comuni negozi di pesca, viene venduto in pratiche scatoline con dentro 4 o 5 esemplari, e la sua conservazione nel breve periodo non necessita di particolari cure. Basta riporlo in frigo, reparto verdure con temperature non inferiori a 5 gradi, meglio se comprese tra 6 e 10.
Risulta essere possibile così mantenerlo per alcuni giorni. Impossibile invece la conservazione a lungo termine, in quanto oltre a tendere al cannibalismo, l’attivita’ biologica di questi animali produce tossine che vanno a collassare l’equilibrio chimico del materiale che li ospita.
Dedicato ai pesci di taglia, è preferibile innescarlo sempre intero, o al massimo per gli esemplari fuori misura dividerlo in due parti. Questa operazione non è affatto semplice in quanto se tagliato perde totalmente sangue pregiudicandone l’efficacia. Basta però avere l’accortezza di pressare tra le dita, attenti ai morsi che possono essere dolorosi, la parte dove intendiamo reciderlo per alcuni secondi in modo che si schiacci e si inturgidisca, a questo punto si può tagliare senza conseguenza.
L’ago è indispensabile è va usato in maniera appropriata. Attenderemo che il verme una volta tra le mani, faccia fuoriuscire la proboscide, a questo punto lo afferreremo per quest’ultima e infileremo nella bocca l’ago dalla parte dove andrà inserito l’amo. Lo faremo scivolare e successivamente lo innescheremo secondo i modi canonici. Questa operazione se ben fatta porterà la testa dell’animale sull’amo, con la proboscide che eviteremo di infilare a calza lasciandola libera. E’ infatti capitato, con inneschi al contrario, che il pesce attacchi l’esca dalla parte sbagliata mordendo il filo. Le orate lo fanno per regola.
Ottimo in ogni ambiente, ha un indice di gradimento altissimo per ogni genere di pesce; rappresenta una succulenta leccornia per prede pregiate come le orate, i saraghi, le grosse mormore, le ombrine le spigole, e i pagelli. Insuperabile tenuta all’amo anche nei lanci più esasperati, anche se la sua mole limita le distanze raggiungibili. L’unica pecca è che, a differenza del bibi, è “sciupabile” facilmente dalla minutaglia. Gli ami indicati per l’innesco sono gli Aberdeen a gambo lungo a pancia ampia di misura mai inferiore al n°4, meglio se leggeri per i vermi medio piccoli. Il più garante Beack invece, sarà un valido alleato per quelli di “cilindrata” maggiore, alla ricerca di qualche grosso e scettico grufolatore.