Nella traina costiera, oltre canna e mulinello, dobbiamo munirci di una vasta gamma di accessori alcuni dei quali risultano indispensabili all’ottimale messa in pratica di questa tecnica.
I MULTIUSO
Quelli che presentiamo fanno parte una serie di accessori multiuso non necessariamente utilizzabili solo per la traina ma che in ogni caso, a bordo, riescono a risolvere moltissime situazioni. Nella cassetta da traina, non dovranno mai mancare: il coltello e la pinza multiuso, uno slamatore, un paio di forbici, elastici di varie misure, un taglierino a lametta, una bobina di filo elastico di lycra (per legare le esche). Iniziamo la serie dal coltello.
Questo utensile è utilissimo in mille occasioni e non solo per esigenze di pesca ma anche per quelle di bordo. I più validi sono i multi funzione tipo Vittor Inox, gli sfilettatori e i “sempreverdi” a serramanico, oltre a tutta una serie di modelli creati appositamente per uso marino.
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Le pinze multiuso: le più pratiche ed utili sono le Sampo, pinze parallele con tronchesine laterali; molto valide anche le Proteus e tutta la serie Manley.
Le opportunità di usare le pinze a bordo, sono varie, si va dallo slamare i pesci, a raddrizzare le ancorette dei minnow e dei cucchiaini, a serrare i manicotti; oppure avvitare e svitare bulloni, farfalle ecc., ecc.
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Durante la fase di pesca, le pinze multiuso dovrebbero sempre essere unite alla cintura da combattimento, mediante la fondina in dotazione. L’accessoristica spicciola per la traina costiera, prosegue con una serie di oggetti indispensabili per rendere più comode le battute di pesca.
Moschettoni con apertura da entrambi i lati, piccoli e resistentissimi, costruiti in filo d’acciaio armonico ad alta resistenza, sono utilissimi per la rapida sostituzione degli artificiali.
Per pescare con il freno del mulinello libero e per far si che il pesce non appena tocchi l’esca viva non avverta la trazione del freno, si possono usare le pinzette per affondatori, con pressione sulla lenza regolabile. Queste si agganciano al manico della canna e vi si blocca la lenza.
Quando il pesce afferra l’esca, la lenza si stacca automaticamente, iniziando a fuoriuscire dalla bobina, quindi, la preda non avverte la tensione e rimane più facilmente allamata. Infine, si ricorda che tutti gli accessori in metallo sono soggetti all’erosione da parte della salsedine, è quindi opportuno lubrificarli con oli appositi e risciacquarli dopo ogni battuta di pesca.
CINTURA DA COMBATTIMENTO
Nella traina costiera, l’attrezzatura particolarmente “light”, non impone l’uso di cinture da combattimento ingombranti e pesanti. Questo accessorio, in pratica, è solo un appoggio e quindi una protezione per la crociera della canna, che altrimenti andrebbe diritta al basso ventre del pescatore. Le più pratiche devono avere forma anatomica e devono poter essere
posizionabili nella parte bassa della pancia.
Il bicchierino dove viene inserita la canna può essere basculante o fisso: nel primo caso si ha una maggiore presa della crociera, nel secondo l’inserimento è più rapido, ma la presa è meno sicura.
La cintura va provata con molta attenzione prima dell’acquisto, in considerazione del fatto che dovrà essere pratica e comodo da indossare e non una fonte di fastidio. Bisogna controllare sia la posizione sulla pancia, che la chiusura della cinghia, la quale deve essere rapida e sicura. Riguardo la pesca in stand-up -le più usate da un po’ di tempo a questa parte- sono le cinture specifiche, che poggiano sulla parte anteriore delle cosce.
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RAFFIO E GUADINO
Pescando sotto costa, difficilmente ci troveremo a raffiare prede di grossa taglia come grandi ricciole o tonni, ciò non toglie l’obbligatorietà di avere un raffio a bordo, indispensabile nelle occasioni che si possono presentare a chiunque frequenti il mare. La scelta va effettuata principalmente tenendo conto del tipo di imbarcazione e specificatamente del bordo libero della barca. Su imbarcazioni piccole con bordo basso, ci orienteremo su un raffio corto; viceversa, su imbarcazioni con il bordo alto opteremo per un raffio a manico lungo. Sempre in relazione alle prede catturabili, sarà preferibile scegliere un attrezzo con apertura ridotta del gancio ed un diametro del tondino non superiore a sei millimetri.
Quando il nostro avversario non supererà i tre, quattro chili, ecco che al raffio preferiremo un buon guadino. Il guadino o coppo è l’accessorio che si usa maggiormente nella fase finale di un’azione di traina costiera, e serve(ovviamente) per portare a bordo la preda. In considerazione del fatto che deve essere sempre a disposizione sulla barca, è preferibile che abbia il manico corto. L’apertura della bocca deve essere ampia per permettere alla preda di entrare completamente e le maglie anche esse larghe, per operare in maniera più agile e veloce con i probabili impigli di ami e ancorette.
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