La pesca col galleggiante derivato è una tecnica utilizzata quando vi è la presenza nel sito di pesca di pesci quali schiumaroli, molto diffidenti, distanti da riva e prevalentemente a galla. Risulta essere una tecnica che richiede molta esperienza, in particolar modo nel lancio, in quanto la sua complessità favorisce la formazione di nodi e intrecci del filo.
Montatura
Lenza
Come si può osservare in figura la lenza è abbastanza complessa. Partendo da monte incontriamo un galleggiante piombato agganciato al filo madre, tramite un piccolo spezzone di filo e una tecno sfera a 4 fori. Questo galleggiante ha la funzione principale di permettere a chi pesca di lanciare a ottime distanze e di arrivare in prossimità dei pesci. A valle di questo, è fissato il galleggiante vero e proprio (di colore bianco o nero), che permette di osservare le mangiate dei pesci.
Questo galleggiante viene tarato da un piombino del n°6, che ne permette il corretto utilizzo e funzionamento. Come parte terminale della montatura sono presenti i due finale di lunghezza variabile, ma prettamente abbastanza lunghi visto la diffidenza dei pesci che si vanno ad insidiare
Schema di Riepilogo
Il diametro del filo madre è di 0,14mm, il galleggiante segnalatore ha un grammatura di circa 0,30gr e i terminale possono avere un diametro che si aggira su 0.08-0.010 mm. L’amo utilizzato è di solito un numero 18 della serie 120N.
Esche
Le esche utilizzate in questo tipo di pesca sono prevalentemente il pane francese o treccia e lo scampo.